La direttiva 2015/412/UE che consente agli Stati membri di limitare o vietare nei rispettivi territori nazionali la coltivazione di organismi geneticamente modificati (Ogm) offre un’importate occasione di riflessione sulla necessità di bilanciare le esigenze legate al buon funzionamento del mercato interno e la protezione degli interessi socio-economici a livello statale.